Assassinio a Caltabellotta di Anton Phibes
Assassinio a Caltabellotta di Anton Phibes
Un quaderno di un centinaio di fogli manoscritti, a firma di Paride Benedetti, è stato ritrovato da me. Il cartaceo era all’interno di una grande scacchiera, acquistata da un venditore ambulante di cianfrusaglie, a Sciacca. Dopo aver aperto la scatola di legno, ed estratti i pezzi del gioco, ho tolto la copertura, scoprendo con meraviglia, al suo interno, il quadernetto. La calligra a, seppur minuscola, rivelava un tratto calmo e vagamente femminile. Pertanto riporto alla luce i fatti narrati dal Paride Benedetti. Dall’elenco telefonico non risulta nessun Benedetti, e i miei pochi amici di Caltabellotta, non hanno mai sentito la storia di un organista, né della chiesa di S. Attanasio o di omicidi descritti dal Benedetti. Così egli racconta la sua drammatica storia. (Anton Phibes)